top of page

Blue Berets International Corps

Campo Didattico
Affile ( Lazio)
Il Campo Didattico è destinato alla formazione , addestramento e qualificazione dei volontari.

Con l'ultimo Bastaio

Arrivo

Ricognizione

Scoperta di una traccia di lupo !

Arrivo
1/30

Il Grande Mirco
Affile è un borgo caratteristico della Provincia di Roma, dista dalla capitale circa 80 chilometri e fa parte della Comunità Montana dell’Aniene. Sorge a 684 metri ai piedi della catena dei Monti Affilani e l’estreme propaggine occidentali dei Monti Ernici. L’abitato conta circa 1600 persone e gli abitanti sono gli “affilani”.StoriaSul significato del nome sono stati fatti numerosi studi ma non si è mai arrivati ad una conclusione certa. Nel corso dei secoli come si può ben leggere dai documenti si è chiamato Eufeide, Effide, Aphile ed altri. Il borgo ha una storia di circa 3000 anni, il primo popolo ad abitare su questa terra fu quello degli Equi. Questa popolazione italica difese a lungo questo territorio dall’espansione di Roma.In epoca Romana, Affile doveva essere fra i centri più importanti della zona, infatti secondo alcuni ritrovamenti aveva nel suo territorio: un anfiteatro, una zona termale e un arco di trionfo. L’arco era posto nell’attuale piazza San Sebastiano. Stando a quanto riportato da Rutillio Scotti, scrittore affilano vissuto nel 1600, in quegli anni numerosi archeologi si recavano in questo castello per studiare il monumento di epoca romana, oggi non più visibile.In epoca medioevale, esisteva una diocesi chiamata Ferentinello, soppressa intorno al XII secolo da quella più grande e potente di Tivoli. Ancora oggi possiamo ammirarne la maestosità della sede, al suo interno sono presenti numerosi affreschi. Il personaggio maggiormente di spicco dell’epoca fu un signorotto di nome Ildemondo, che iniziò il processo di fortificazione medioevale ad Affile. Questo potente signore ha posseduto castrum di Affile nella fine del XI e l’inizio del XII secolo. Successivamente la sua famiglia ebbe sempre un ruolo importante nelle vicende della Valle dell’Aniene, basti pensare che Papa Alessandro IV (1199 – 1261) fu proprio un suo discendente. Affile prese parte alla distruzione del piccolo castello di Roccasecca nel 1436. Il castello di Affile fu posseduto successivamente da potenti famiglie come gli Altieri, i Braschi e i Colonna.Nel Maggio dell’anno 1789, Papa Pio VI si recò a Subiaco per una visita e per la consacrazione di una chiesa. Sulla via Sublacense vennero fatti elevare numerosi archi trionfali, per il passaggio del Santo Pontefice.La popolazione dei sedici castelli dell’Abbazia Sublacense avevano fatto erigere ai confini del territorio un grande arco con la pietra locale di Monte Affilano (Monte della Croce).All’arrivo del papa, che avvenne di sera, a Subiaco fu fatta una pubblica illuminazione. Come tutti gli altri castelli, anche Affile fece sfarzose luminarie. Gli atti di Pio VI ricordano che, in occasione di questa venuta, nella terra di Affile si distinse la famiglia Ricci, distribuendo ai poveri gran quantità di pane e di vino, affinché pregassero per la conservazione del pontefice.Quando a Roma per un breve tempo si era proclamata la repubblica, il 22 aprile 1849, il generale Giuseppe Garibaldi, proveniente da Subiaco con oltre 1200 volontari, passò per il bivio di Affile diretto ad Anagni. Gli affilani, con a capo la magistratura e il priore del comune Graziani Benedetto, si fecero incontro all’eroe. Gaetano Mari, buon oratore, disse belle parole a nome dei cittadini, poi offrì al generale un bicchiere del nostro Cesanese. L’ arciprete Petrazzi, mentre i volontari garibaldini e gli affilani bevevano allegramente insieme, fece un brindisi che destò in tutti entusiasmo. Da quell’epoca una località del territorio di Affile, porta il nome di “Garibaldino” perché il generale vi fece fucilare un suo volontario che aveva ardito derubare una povera vedova di Subiaco.Nel 1870 ad Affile, tre giorni prima che Roma entrasse nel Regno d’Italia, fu elevato il tricolore nella piazza, fu immediatamente aperta un’ inchiesta dalle autorità dello Stato Pontificio, che non poté più aver seguito, perché troncata dai nuovi eventi del 20 settembre 1870.
Cosa Vedere
Fra i monumenti civili e militari, Affile conserva in ottimo stato una bellissima cisterna romana, oltre alle lapidi, i cippi e blocchi marmorei dell’Antica
Roma. Dell’età medioevale sono ancora esistenti, anche se alcune deturpate nei secoli, le sette torri difensive. Intatte nei secoli invece sono la
“Porticella”, fra le prime porte di accesso al castrum e porta Santa Croce, comunemente chiamata Porta della Valle. Il centro storico è molto
caratteristico con molti portali in tufo, case in pietra e finestre a bifora.Per quanto riguarda i luoghi sacri, sono presenti numerose chiese come
quella di San Pietro, menzionata già dal VI secolo, importante perché risulta essere fra i primi luoghi di culti cristiani di tutta la Valle dell’Aniene.
Proprio in questo luogo sacro San Benedetto nel 494 d.C. compì il suo primo miracolo. Nel medioevo furono costruite: la caratteristica chiesa di
Santa Maria nell’anno mille, la chiesa di Santa Felicita Martire, con il suo bellissimo campanile, costruita nella metà del XIV secolo, oggi è la chiesa
parrocchiale. All’interno sono conservate le reliquie della martire, patrona del comune. Nella piazza San Sebastiano troviamo la piccola chiesetta
dei Santi Rocco e Sebastiano. Fuori il centro abitato troviamo la cappella dedicata alla Madonna del Giglio. Scomparse invece sono la chiesa di
Santa Croce, la chiesa di Sant’ Angelo e il convento di San Domenico.FedeAffile è un luogo molto importante di fede cristiana, infatti in questo luogo
San Benedetto ha compiuto il suo primo miracolo.Scappato da Roma insieme alla sua amata nutrice Cirilla, prima passò per Roiate poi continuò il
suo viaggio verso Affile, alla ricerca di Dio. Un giorno la sua nutrice si fece prestare un vaglio, che cadendo a terra si ruppe in due pezzi. Cirilla
disperata, non sapeva come poter aggiustare quell’oggetto. San Benedetto lo prese e andò a pregare solitario. Il vaglio durante la preghiera si
riattaccò miracolosamente. Nella chiesa di San Pietro è conservato un affresco che ricorda il primo miracolo del santo che all’epoca aveva 17 anni
.Altro evento importante è il miracolo della Madonna del Giglio, accaduto nel 1759.
Affile fu epicentro di un terremoto e per alcuni giorni probabilmente ci furono numerose scosse. Gli abitanti disperati andarono a pregare davanti
un’ immagine della Madonna, per chiedere di salvare gli abitanti e le abitazioni da questo forte evento sismico. C’erano dei gigli appassiti dinanzi la
figura sacra, che miracolosamente dopo la supplica degli affilani germogliarono nuovamente e il terremoto cessò.Prodotti TipiciAffile è la patria del
vitigno autoctono Cesanese di Affile, varietà pregiata del Cesanese, uva tipica laziale a bacca rossa. Vino prodotto e molto amato già dall’epoca
romana e famoso in tutto il mondo.Altri prodotti tipici sono l’olio di oliva, le ciambelline al vino e il fallone, particolare pane dove l’ingrediente
principale è la farina gialla del gran turco che internamente viene farcito con salsicce e verdure.NaturaLa magia della natura ad Affile di certo non
manca, infatti si trova ai piedi della catena dei Monti Affilani, dove le cime toccano anche i 1300 metri. Esiste il torrente Carpine, la Grotta del Pertuso
e numerose vallate fra praterie e fitti boschi. Un posto dove è possibile praticare facilmente trekking, mountain bike e passeggiate a cavallo.


Affile

Affile

Torrente

Affile
1/12






bottom of page